giovedì 29 marzo 2012

ORECCHIETTE e POLPETTE

LE MIE "ORECCHIETTE e POLPETTE"
Ingredienti:
- 400 gr di orecchiette fresche
- 600 gr di polpa di pomodoro fresco
- 1 cipolla bianca
- basilico fresco q.b.
- pepe nero q.b.
- olio e.v.o. q.b.
Per le polpettine:
- 250 gr di carne macinata (vitello - suino)
- 80 gr di pan grattato 
- 1 uovo medio
- 80 gr di parmigiano grattugiato
- 50 gr di pecorino  grattugiato
- prezzemolo un ciuffo 
- un pizzico di sale
- 1-2 cucchiai di latte
Preparazione:
Per prima cosa prepariamo il sughetto: tagliamo sottilmente la cipolla e facciamola imbiondire leggermente e poi aggiungiamo la polpa di pomodoro, due-tre foglie di basilico fresco e facciamo cuocere dolcemente per mezz'ora.
Ora prepariamo le polpettine: impastiamo il macinato di cane con il pan grattato, l'uovo, i formaggi, un pizzico di sale e il prezzemolo tritati finemente, fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido... se risulta leggermente secco aggiungiamo un po' di latte.
Con il palmo delle mani, leggermente inumidito, prepariamo le polpettine piccole e regolari.
Scaldiamo l'olio,  mettiamo l'acqua sul fuoco per la pasta, e friggiamo le polpettine fino a che non saranno ben dorate e croccanti.
Appena l'acqua bolle, saliamola e cuociamo le orecchiette.
Scoliamole al dente e saltiamole a fiamma viva con il sughetto, le polpettine e un filo d'olio. Impiattiamo aggiungendo un po' di basilico fresco sminuzzato ed una spolverizzata di pepe nero. 
Buonissimo!

mercoledì 7 marzo 2012

L'8 MARZO

Non mi piace chiamarla "festa": è un giorno di commemorazione e di riflessione, è la giornata internazionale delle DONNE... per me da sempre, semplicemente, l'8 MARZO.

 Per tutte voi: donne, amiche, compagne, lettrici:

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di fotografie ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!!!
Madre Teresa di Calcutta

martedì 6 marzo 2012

CIME di RAPA 'NFUCATE... semplicemente STUFATE alla maniera del Salento!

La Puglia è la Terra Regina della coltivazione di questo caratteristico ortaggio invernale, caratterizzato da un sapore intenso e da una leggera nota amara. 
Per questo, le "rape" non offrono compromessi in cucina: o si odiano o si amano!

STUFATE O 'NFUCATE

Ingredienti:
-1 Kg di cime di rapa
-1 spicchio d'aglio
-1 peperoncino piccante (facoltativo)
-sale q.b.
-olio e.v.o. q.b.

'NFUCATE
Mondiamo le cime di rapa tenendo solo le cimette e le foglie accanto, quelle più tenere. Laviamo accuratamente la verdura scelta e lasciamola a bagno in acqua fredda.
In una larga padella versiamo l'olio extravergine, lo spicchio d'aglio, il peperoncino (se piace) e accendiamo il fuoco. Non appena sentiamo lo sfrigolio dell'olio, mettiamo le cime di rapa grondanti d'acqua e   "affoghiamole" premendole con il coperchio leggermente più piccolo della pentola. All'inizio soffriggeranno nell'olio bollente, ma subito dopo cominceranno ad appassire rilasciando la propria acqua. Saliamole, aggiungiamo un po' d'acqua solo se è necessario e lasciamole cuocere incoperchiate  per 10'-15' circa a fuoco medio... difficile fare una stima esatta, tutto dipende dalla quantità e dalla qualità delle rape... bisogna assaggiarle!
Serviamole calde come contorno o da sole accompagnate da pane abbrustolito.
Delicious!

LE "PASTARELLE" ossia I BISCOTTI della TRADIZIONE

Non troppo dolci e perfetti per l'inzuppo: sono le "PASTARELLE", i biscotti della tradizione  che venivano cotti nei forni a legna dai panettieri... Un tuffo nei ricordi e nel caffè-latte!
Ingredienti:
- 500g di farina 00
- 2 uova medie
- 250 g di zucchero semolato
- 250 g di latte 
- 50 g di olio e.v.o. (circa 4-5 cucchiai)
- 15 g di ammoniaca per dolci 
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- zesta  grattugiata di 1/2 limone 
Per la finitura:
- 1 uovo
-zucchero semolato q.b.
Procedimento:
Nella planetaria setacciamo la farina e versiamo al centro le uova, lo zucchero, la zesta grattugiata, l'olio e tutt'intorno il lievito. Cominciamo a mescolare gli ingredienti a min. velocità. Quando si saranno amalgamati aggiungiamo gradatamente il latte e la vaniglia, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Con le mani ben infarinate, prendiamo l'impasto e stendiamolo sul piano anch'esso infarinato, stendiamolo abbastanza alto con il mattarello,  e con una rotella (infarinata) tagliamo dei rettangoli, che adageremo su una teglia rivestita di carta forno, distanziati l'uno dall'altro, in modo che cuociano uniformemente.
Prima di infornarli spennelliamo la superficie con l'uovo sbattuto e cospargiamola di abbondante zucchero semolato. 
Mettiamo in forno  a 170° (preriscaldato) per 20' -25', comunque fino a che saranno dorati. 
Poi spegniamo ed apriamo il forno... (l'odore di ammoniaca sarà pungente, ma non abbiate timore, scomparirà del tutto)  e facciamoli raffreddare nel forno, in modo che si asciughi l'umidità all'interno o rischiamo che rimangano troppo morbidi.
Quando si saranno completamente raffreddati, prima di conservarli ermeticamente, vi dò un consiglio: provate ad inzupparne uno nel caffè-latte! :D


CREMA PASTICCERA

Dato che in molte me  l'avete chiesta, posto la ricetta della mia crema pasticcera e due diverse preparazioni, una più "classica", per chi non può fare a meno dei fornelli, e una più  "contemporanea", veloce e pratica... e che microonde sia! ;)


Ingredienti: 
500 ml di latte fresco intero (variante: 400 ml di latte e 100ml di panna fresca)
170 g di zucchero semolato
100 g di farina 00 (variante: 100 g di maizena e farina di riso mescolate insieme)
2 tuorli d'uovo 
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Preparazione classica:
In un pentolino antiaderente versiamo il latte e l'aroma scelto,  estratto di vaniglia (che va bene anche se useremo questa base per fare la crema al cioccolato) o zesta di limone intera (se preferiamo abbia un profumo agrumato, magari per una crostata di frutta) e accendiamo il fornello a fuoco bassissimo per farlo intiepidire.
Nella planetaria montiamo  i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e soffice e aggiungiamo, mescolando con una spatola, la farina setacciata o  l'amido scelto.

Versiamo il composto nel latte senza girarlo e alziamo la fiamma: il vapore del liquido che parte da basso a cuoce il composto che è in superficie, senza sforzi da parte nostra.  
Quando il latte ribolle ai bordi e al centro comincia a sbuffare,  giriamo la crema con una frusta... non appena si addensa e è della consistenza ideale per il nostro dolce, togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare a temperatura ambiente o in frigorifero. In entrambi i casi, per evitare che si formi la fastidiosa pellicina in superficie, copriamola con della pellicola a contatto.
Preparazione al microonde:
In un contenitore per microonde (meglio con il coperchio) versiamo il latte e l'estratto di vaniglia. Nella planetaria montiamo  i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e soffice e aggiungiamo, mescolando con una spatolina, la farina setacciata.
Versiamo il composto nel latte, copriamo e mettiamo per 5 ' alla max potenza e mescoliamo a metà cottura.. Controlliamone la densità e se non è del tutto ottimale, rimescoliamo il tutto e rimettiamo per altri 15'' o 3o''. 
Voilà, la crema è pronta! Più facile di così!


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lunedì 5 marzo 2012

ZUPPETTA di CECI

La letteratura popolare non mente: di Marzo non ci si può fidare...così, se ieri ero pronta a godermi il sole e a pensare ad una bella passeggiata al mare, solo poche ore dopo, mi ritrovo chiusa in casa ed infreddolita.
In un giorno così, cosa c'è di meglio di una gustosa e sana zuppetta di ceci per  scaldare il 
?
LA MIA "ZUPPETTA di CECI"
- 200 g di ceci secchi
- aglio 1 spicchio
- 4 pomodorini ciliegino
- 1 cipolla bianca
- rosmarino fresco
- pepe nero q.b.
- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.
Preparazione:
La sera prima ricordiamo di mettere a mollo i ceci in una ciotola d'acqua fredda. Il giorno successivo risciacquiamoli sotto l'acqua corrente. nella pentola a pressione versiamo un filo d'olio, soffriggiamo l'aglio  e  quando si sarà imbiondito, togliamolo e versiamo nella pentola tutti gli altri aromi: i pomodori tagliati in quattro spicchi, la cipolla pulita e intera, e un rametto di rosmarino fresco. Aggiungiamo un dito d'acqua fredda sopra il livello dei ceci, saliamoli (io uso il sale grosso), e lasciamo cuocere dolcemente per 35 ' (dopo il fischio).
Una volta cotti, apriamo la pentola, frulliamo con il mixer ad immersioni 1/3 dei ceci, in modo che la zuppetta divenga cremosa e consistente, mescoliamo accuratamente, versiamo il tutto nei piatti, condiamo con un filo di olio evo crudo, spolverizziamo con un po' di pepe nero, e portiamo in tavola con crostini di pane casereccio abbrustolito.
P.s. La zuppetta può essere congelata e tirata fuori in giornate uggiose come questa :)










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SPAGHETTI alla PIZZAIOLA

Vegetariano,  profumato e gustoso... è tra i primi piatti preferiti del mio Pepino, e per la sua semplicità e velocità di preparazione è perfetto per chi non ama trascorrere troppo tempo ai fornelli:
I MIEI "SPAGHETTI ALLA PIZZAIOLA"
Ingredienti:
250g di spaghetti di grano duro
1 alicetta sott'olio (o sotto sale)
450 gr pomodori pelati S. Marzano
capperini del Salento 1 cucchiaio
aglio 1 spicchio
origano secco q.b.
olio e.v.o. q.b.
sale q.b.
Preparazione:
In una larga padella versiamo abbondante olio, uno spicchio d'aglio sbucciato ( se preferite mettetelo in camicia) l'alicetta spezzettata  e accendiamo a fiamma bassa. Quando l'aglio inizierà a sfrigolare e comincerà ad imbiondire, togliamolo e versiamo  i pomodori  leggermente spezzettati con una forchetta, saliamo e facciamo cuocere.
Intanto, mettiamo l'acqua per la pasta e portiamo a bollore.
A metà cottura, aggiungiamo al sughetto i capperini, che conferiranno al sughetto ulteriore sapidità, e quasi a fine cottura aggiungiamo l'origano  che oltre all'inconfondibile aroma, donerà al piatto un magnifico profumo.
Scoliamo la pasta al dente, saltiamola con il sughetto a fiamma alta in modo che si insaporisca bene, ed impiattiamola fumante.
Buon appetito!