martedì 20 dicembre 2011

PURCEDDHRUZZI

Le tradizioni sono importanti, perché  sono la nostra memoria... e quando comincio a leccarmi le dita con questi dolcetti, vuol dire che Natale è arrivato!!!


I MIEI "PURCIDDHRUZZI"
Ricetta:
250 gr farina di grano duro
gr olio evo circa 1/2 bicchiere
1 arancia
1 mandarino
liquore all'anice 1/2 bicchierino
per la mielatura:
6 cucchiai di miele millefiori
1/2 bicchiere d'acqua
4 cucchiai di zucchero semolato
per la decorazione:
zucchero semolato q.b.
cannella in polvere q.b.
zuccherini q.b.
scaglie di cioccolato q.b. 
Preparazione:
Nella planetaria  mettiamo la farina di grano duro e versiamo l’olio extravergine d’oliva e impastiamo a minima velocità.
In tantissime versioni tradizionali di questa  ricetta l’olio viene sfumato con della scorza d’arancia, ma io lo preferisco utilizzare l’olio crudo, perchè ha un spore più morbido ed è indubbiamente più leggero e sano.
Spremiamo un'arancia e un mandarino e  quando si sarà formato un impasto sabbioso, aggiungiamolo insieme al liquore all’anice, pian piano, per controllarne la consistenza: l’impasto non dovrà essere troppo morbido.
Continuiamo ad impastare un po' con le mani, facciamo dei filoncini e lavoriamoli premedo con il palmo delle mani. Questa è una pasta che tende a rompersi,  ed ha bisogno di particolare attenzione.
Tagliamo dei tocchetti simili agli gnocchi,  i purciddhruzzi,  e caviamoli; non è  indispensabile farlo, ma così il miele si attaccherà meglio e saranno ancora più gustosi!

 Scaldiamo l’olio d’oliva e quando sarà ben caldo buttiamoci dentro i purceddruzzi che friggeremo fino a che non saranno ben dorati.

Poi procediamo con la fase della mielatura,  il passo finale ed il più importante, perché è quello che conferisce al piatto dolcezza e carattere.


In una pentola versiamo circa 5-6 cucchiai di miele, 1/2 bicchiere d’acqua, 4-5 cucchiai di zucchero semolato ed aspettiamo che bolla. Versiamo i purceddhruzzi fritti mescolandoli bene e facendogli raccogliere tutto il miele.
Spolverizziamo generosamente con zucchero e cannella mescolati insieme e per  un tocco festoso e natalizio, decoriamo con zuccherini e cioccolato.
A tutti voi, un dolce Natale!

PESCE DI PASTA DI MANDORLE


È bello avere qualcosa di dolce e fatto in casa da offrire agli amici ed il pesce di pasta di mandorle  conquista tutti... ed ha il vantaggio di essere veloce e delizioso!


"IL MIO PESCE DI PASTA DI MANDORLE"
Ricetta:
1 stampo a forma di  pesce
250 g di mandorle pelate
150 gr zucchero a velo vanigliato
1/2 bicchiere (circa) di liquore "Strega"
2 cucchiai di acqua
per il ripieno:
4 savoiardi
caffè amaro q.b.
nutella q.b.
4-5 amaretti
pinoli q.b.
cioccolato extrafondente q.b.
Preparazione:
Prendiamo le  mandorle e tritiamole fino ad ottenere una farina. Nella planetaria versiamo lo zucchero a velo e impastiamoli insieme a minima velocità. Per legare l’impasto aggiungiamo della "Strega" allungata con un paio di cucchiai d'acqua, pian piano,  per controllarne la consistenza: l’impasto dev’ essere morbido ma non troppo! Questo profumato liquore, conferirà alla pasta di mandorle un colore giallino molto caratteristico. 
Con metà pasta prepariamo la prima sfoglia, va stesa delicatamente e adagiata sullo stampo precedentemente coperto di carta oleata, che ci aiuterà ad estrarlo più facilmente. 
Tradizionalmente il pesce viene farcito con della confettura di pere o di mele cotogne,
ma onestamente preferisco questa personalissima versione più ricca e sfiziosa: al centro metto una base di  savoiardi inzuppati nel caffè amaro, aggiungo un sottile strato di nutella, cospargo di  amaretti sbriciolati, tanti profumati pinoli ed in fine una generosa pioggia di scaglie di cioccolato extrafondente. 
Dopo averlo riempito, ricopriamo con la restante pasta di mandorle e  lasciamo riposare un po’, in modo che l'alcool evapori leggermente e che il pesce prenda bene la forma.
Capovolgiamo delicatamente su un bel piatto da portata, togliamo la pellicola e voilà, è pronto.
Con un pennellino imbevuto nel caffè coloriamogli la pinna, la coda e la testa e con un po' di cioccolato o con uno zuccherino argentato, evidenziamogli l'occhietto. 
Ummmmmhhhh...Delicious! 

P.s. Chi non ha il pesce può utilizzare un qualsiasi altro stampo natalizio, magari un bell’ alberello di Natale!

lunedì 19 dicembre 2011

PITTULE con PATATA DOLCE

Di queste meravigliose frittelle di pasta levitata, quella con la patata dolce è la versione che io preferisco, un classico natalizio!





LE MIE "PITTULE CON LA PATATA DOLCE"
Ricetta:
250gr farina 00
1 cucchiaino di lievito di birra disidratato
190 gr (circa) di acqua (a temperatura ambiente)
olio e.v.o. q.b. per friggere
sale grosso la punta di un cucchiaio
1 patata dolce
Preparazione:
Nell’impastatore mettiamo un po' d’acqua tiepida, circa 1/2 bicchiere, e facciamolo sciogliere accuratamente il sale. Versiamo 250gr di farina 00, il lievito di birra  e cominciamo ad impastare a velocità minima, versando gradatamente l’acqua rimasta. 
L'impasto dev' essere lavorato a lungo, almeno per 10’ e  alla fine dovrà presentarsi ben idratato e areato.
Tradizionalmente l'impasto viene lavorato battendolo a lungo e con decisione, sulle pareti della ciotola, sollevandolo con il palmo della mano dal basso verso l’alto. 
Una volta pronto,  infariniamo leggermente la superficie,  facciamo la croce e mettiamo a lievitare per 3 ore… o comunque fino a che l’impasto non sarà raddoppiato.
Intanto possiamo preparare la patata dolce, il nostro ripieno: la laviamo, la lessiamo per 10' , la peliamo ed infine la tagliamo a pezzi di media grandezza.
Terminata la lievitazione scaldiamo l’olio per la frittura,  adagiamo i pezzetti di patata dolce  sull'impasto e li avvolgiamo uno ad uno con un po’ di pasta.  Non ne serve molta perché  non appena entrerà a contatto con l'olio caldo, l'impasto si gonfierà avvolgendo completamente la patata. 
Aiutandoci con un cucchiaio leggermente bagnato (in modo che l'impasto non si attacchi) o più semplicemente con la punta delle dita, facciamo scivolare la pasta nell'olio bollente.
Non appena saranno dorate da entrambi i lati, scoliamole e serviamole ancora calde. 
- Le pittule sono pronteeeee!
Assolutamente divine!

P.s. L'impasto di base vale per tutte le varianti delle pittule: semplici (solo pastella), alla pizzaiola (con pomodorini, cipolla, capperi e olive nere a pezzettini), con il baccalà (un'altro classico natalizio), con le cime di rapa (lessata), con il cavolfiore (lessato), con le alici... a voi la scelta!

                            Questo piatto si è classificato tra i vincitori del concorso
                                  “Promessi cuochi -Piatto d’autore 2012




mercoledì 23 novembre 2011

VERZA STUFATA alias "TUTTA-PARA"

Dalle foglie increspate e  grinzose, dall'odore penetrante ma dal sapore morbido e delicato, è lei, la verza, che io vi propongo in un classico della cucina salentina.




LA MIA "Verza stufata" 

Ricetta:
1 cavolo verza
1 cipolla piccola
3-4 pomodorini ciliegino
pepe nero q.b.
sale q.b.
olio e.v.o. 

Per prima cosa puliamo e affettiamo la cipolla a rondelle; ora prendiamo la verza, eliminiamo le foglie esterne, rimuoviamo il torsolo, laviamo le foglie e tagliamole a striscioline sottili; poi laviamo i pomodorini e tagliamoli in due.
Sul fondo della pentola a pressione mettiamo l'olio evo (abbondante), poi  nell'ordine cipolla, verza e pomodorini. 
Saliamo, aggiungiamo una spolverizzata di pepe nero, un filo d'olio ancora e chiudiamo la pentola. Cuociamo per 15'-18' (dal fischio).
Il tempo di apparecchiare la tavola, aprire il vino e.... è già pronta!  
Mescoliamo bene il tutto, impiattiamo e serviamo  ben caldo: un piatto semplice ma sopratutto sano e gustoso... ancor meglio se accompagnato da dell'ottima carne di maiale!
Bon appetit.

lunedì 14 novembre 2011

PANE DI GRANO DURO FATTO IN CASA (metodo veloce)


Quel profumo inconfondibile di pane appena sfornato...


Il MIO "Pane di grano duro" fatto in casa: metodo VELOCE!

Ricetta:
1 kg di farina di grano duro
14 g di lievito di birra liofilizzato (oppure 30 g di lievito di birra fresco)
600-650ml di acqua tiepida
zucchero 2 cucchiaini 

sale 4 cucchiaini
olio evo q.b.

Preparazione:
Nella planetaria mettiamo il sale (in modo che non entri a contatto con i lieviti)  e la farina, al centro della quale scioglieremo il lievito con un bicchiere di acqua tiepida. Aggiungiamo lo zucchero e impastiamo con il gancio a minima velocità per circa 1'. 
Gradatamente idratiamo l'impasto con l'acqua rimasta, aumentando leggermente la velocità (vel.2) per 4' - 5', fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo.
Copriamolo con della pellicola leggermente unta d'olio, copriamolo e mettiamolo a lievitare  (io preferisco sistemarlo nel forno preriscaldato a 28-30°)  per 1 ora 1 ora e 1/2 (deve raddoppiare il suo volume) .
Trascorso il tempo, snerviamo l'impasto nella planetaria, lavorandolo per 1 minuto a minima velocità e sistemiamolo sul tavolo infarinato. Con entrambe le mani diamogli una forma ovale e copriamolo con un canovaccio leggermente inumidito. Fasciamo lievitare ancora per una  1/2 ora... poi con la lama di un coltello incidiamo una croce sulla superficie dell'impasto e lasciamolo riposare per altri 10', non di più o la croce si allargherà eccessivamente!
Preriscaldiamo il forno a  230ºC per 1/2 ora, o fino a che non sarà ben dorato in superficie. Per verificare la cottura bussiamo sulla base: se sentiamo un rumore di "vuoto" il pane è cotto alla perfezione! 
Non sentite già il profumo? ummhh... Delicious!

Potrebbe anche interessarti: PANE PUGLIESE a lievitazione lenta

venerdì 4 novembre 2011

CONFETTURA di MELE nostrane


E' un modo veramente velocissimo e "moderno" che permette di preparare una buonissima confettura fatta in casa, senza conservanti e gelificanti, ottima per colazioni e merende, dolci e genuine... MIN sforzo, MAX risulato ! ;)


LA MIA "Marmellata di mele”

Ricetta:
500 g di mele biologiche
150 g di zucchero semolato
1/2 limone
2 cucchiaini di cannella
1 vasetto

Preparazione:
Tagliare le mele a pezzettini e metterle insieme al limone, allo zucchero e alla cannella in un contenitore che possa cuocere al microonde.
Far andare max potenza per 10 minuti, mescolare il composto magari con il mixer a immersione (facendo pianissimo per evitare schizzi da ustione!) e rimettere a cuocere altri 10 min.
Controllare la consistenza che dovrebbe essere perfetta, al contrario cuocere per qualche altro minuto.
Mettere la marmellata nel vasetto e  lasciarlo completamente raffreddare capovolto ... e voilà, la marmellata è sottovuoto e pronta per le colazioni invernali!

martedì 27 settembre 2011

COTOGNATA LECCESE

E' arrivato l'autunno e tra i frutti di stagione si raccolgono le cotogne, quelle strane mele, dure e nodose, dalla forma indefinita e dal sapore acidulo ma dalla cui polpa si ricava una confettura profumata e squisita: la COTOGNATA.
La preparazione tradizionale è abbastanza lunga,  per questo vi propongo anche quella più veloce ma  dal risultato eccellente, e  che meglio si adatta ad uno stile di vita sempre in corsa.

COTOGNATA LECCESE Preparazione tradizionale e al microonde
Ingredienti:
500g di mele cotogne mature
250gr di acqua (solo per la cottura tradizionale)
200 zucchero semolato (si può aumentare sino al  pari peso delle mele)
1/2 limone medio
vasetto di vetro a chiusura ermetica

Cottura tradizionale:
Cotognata "Confettura di mele cotogne"
Laviamo accuratamente le mele cotogne e  tagliamole a pezzi, eliminiamo le parti ammaccate. Sistemiamole in un'ampia pentola antiaderente, dai bordi alti, versiamo l'acqua e cuociamo a fiamma molto bassa. 
Non appena si saranno ammorbidite frulliamole con il mixer ad immersione e rimettiamole sul fuoco, sempre a fiamma molto bassa, aggiungendo  lo zucchero ed il succo di mezzo limone.
Mescoliamo frequentemente, fino ad ottenere un colore ambrato-aranciato e la consistenza desiderata... ci vorranno all'incirca un paio d'ore... un po' di più per quella da tagliare in pezzi.

Cottura al microonde:Laviamo accuratamente le mele cotogne e tagliamole a pezzi avendo cura di eliminare tutte le parti ammaccate. Sistemiamole in un contenitore per cottura al microonde, aggiungiamo lo zucchero e il succo di mezzo limone.
Chiudiamo con il coperchio e cuociamo nel microonde alla massima potenza per 10’.
Estraiamo il composto  e frulliamolo leggermente con il mixer a immersione (facciamo molta attenzione perché  è ustionante!) in modo che risulti del tutto omogeneo. Rimettiamolo nel microonde per altri 15-20 minuti ( tutto dipende dalla compattezza che desiderate ottenere e dalla potenza del vostro forno!)
Sistemiamo la marmellata in un vasetto sterile, chiudiamolo e mettiamolo nel microonde per appena 30 secondi al max, lasciarlo completamente raffreddare... e voilà, la marmellata è sottovuoto! 

COTOGNATA DA TAGLIARE A PEZZI:  Con entrambe le cotture abbiamo ottenuto  la classica cotognata, una confettura di mele cotogne molto soda, che oltre ad invasare  per guarnire profumatissime crostate possiamo tagliare in pezzi e mangiare come dessert.
Versiamo la cotognata molto soda in uno piccolo stampo rotondo, rivestito di carta da forno, e lasciamola raffreddare. Una volta solidificata tagliamola a fettine. Per una presentazione più fantasiosa, possiamo versare e far raffreddare la cotognata in stampini, magari monoporzione.

IDEA IN PIU': Per realizzare delle simpatiche caramelline, perfette per Halloween,  versiamo la cotognata in uno stampo rettangolare rivestito con carta forno. Livelliamola con una spatola, lasciamola intiepidire e  tagliamola in pezzettini . Rotoliamoli poi nello zucchero semolato ed  incartiamoli "a caramella" con semplice carta forno o carta oleata…i bambini ne vanno ghiotti!
Delicious!


giovedì 8 settembre 2011

GNOCCHI DI PATATE al FORNO

Oggi la mamma ha fatto gli gnocchi!


I MIEI "Gnocchi di patate al forno"

Ingredienti ( per 6 persone)
- 1Kg e 1/2 di patate a pasta bianca

- 300, 350g (max) di farina tipo 00
- 1 uovo medio 

- parmigiano grattugiato q.b.

- pecorino grattugiato q.b.

- sale q.b.

- pepe nero q.b.

- 600g passata di pomodoro
- basilico 2-3 foglie
- olio e.v.o. q.b.
Preparazione:

Per prima cosa lessiamo le patate nella pentola a pressione per circa 10', spelliamole, lasciamole freddare in modo che risultino più sode.
Intanto prepariamo un sughetto semplice, con la passata di pomodoro e basilico e lasciamolo cuocere dolcemente... possiamo già mettere anche l'acqua sul fuoco, bollirà al momento giusto!
Rendiamo le patate in purea con lo schiacciapatate, sistemiamole a fontana sul piano di lavoro e, con le manni ben infarinate, impastiamole con 3/4 della farina, sale e un uovo.
Quando l'impasto sarà soffice e omogeneo, prendiamo un tocco d' impasto per volta e via via infariniamo il tavolo con la farina rimasta. Con i palmi delle mani formiamo dei lunghi bastoncini di pasta, spessi 1 cm circa, e con l'aiuto di un coltello tagliamo  dei tocchetti abbastanza regolari, adagiamoli sulla carta forno ( meglio piccoli fogli) e  infariniamoli volta per volta per evitare che si attacchino tra loro (nell'attesa continueranno ad assorbire farina).
Accendiamo il forno a 180°
Saliamo l'acqua di cottura e caliamo gli gnocchi (con la carta forno e pochi alla volta), ci mettono veramente  poco a cuocere e non appena salgono a galla scoliamoli con una schiumarola e sistemarli in una teglia condendoli  con sughetto, abbondante formaggio e una spolverizzata di pepe nero.
Inforniamoli per 10' e facciamoli gratinare per altri 5'. 
Semplicemente squisiti! 

FICHI SECCHI con le MANDORLE

Conserviamo l'estatin dispensa
L'estate si chiude in dolcezza, con questi frutti profumati e golosi di cui  il Salento è ricco. 
I fichi essiccati dal cuore mandorlato ci coccoleranno durante tutto l' inverno.



I MIEI "Fichi secchi con le mandorle"
Ingredienti 
-  fichi freschi maturi 
-  mandorle 2 per ogni fico
-  alloro
-  scorza grattugiata di limone
-  cannella in polvere
-  vasetti di vetro a chiusura ermetica
Preparazione:
Tagliamo i fichi longitudinalmente lasciandoli attaccati alla base e mettiamoli ad essiccare con la polpa verso l'alto su un su una stuoia o delle tovagliette di canna di bamboo (che posizioneremo su uno stendino in modo che i fichi respirino sopra e sotto velocizzando l'essiccazione) e mettiamoli al sole coperti da un velo  che li ripareranno da polvere e insetti.
Ci impiegheranno 7-9 giorni... ogni sera per proteggerli dall'umidità riportiamoli in casa; dopo 3-4 giorni capovolgiamoli  in modo da essiccarli bene da entrambi i lati.
Appena pronti, secchi ma morbidi al tatto, stendiamoli accuratamente con le dita (saranno leggermente intirizziti), e profumiamoli con scorza di limone grattugiata finemente e cannella. 
Tostiamo le mandorle ( grill microonde 5'-7')  e sistemiamone un paio per frutto. 
Riaccoppiamo i fichi e schiacciamoli bene con il palmo delle mani.
Inforniamoli per 2'-3' nel microonde a media potenza e sistemiamoli accuratamente nel vasetti, alternandoli a profumate foglie di alloro.
Chiudiamo e conserviamo in dispensa... io ne apro sempre uno nel periodo natalizio!

lunedì 5 settembre 2011

CROCCHETTE di PATATE Hot Finger Food

Un gustosissimo antipasto che mette d'accordo adulti e bambini, quando arrivano in tavola mettono subito allegria, non si può resistere al loro gusto e al meraviglioso profumo di menta...una crocchetta tira l'altra!


LE  MIE "Crocchette di Patate"

Ingredienti 
-  500 gr  di patate  
-  1 uovo
- 100 gr parmigiano grattuggiato 
- 50 gr pecorino grattugiato
- menta secca (o fresca tritata finemente) q.b.
- fiocchi di patate  (facoltativo)
- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.

Preparazione 
Lessiamo le patate per 10' nella pentola a pressione, lasciamole raffreddare, spelliamole e rendiamole a purea con lo schiacciapatate.
Aggiungiamo l'uovo, il sale, i formaggi grattugiati ed abbondante mentuccia e con un mestolo di legno amalgamiamo bene il tutto fino a ottenere un composto soffice ed omogeneo.
Per rendere il composto più compatto e sopratutto per evitare che le crocchette si sfaldino durante la cottura, aggiungiamo anche un paio di cucchiai di fiocchi di patate... ne migliorano la consistenza senza alterarne minimamente il gusto!
Inumidiamo il palmo delle mani e iniziamo a formare le crocchette prelevando un po' di impasto per volta... non hanno nulla a che vedere con quelle commerciali, le crocchette salentine sono piccole ed  hanno una forma affusolata ed irregolare... semplicemente hanno quel piacevole aspetto del "fatto in casa"!
Portiamo l'olio ad una temperatura molto alta (180°-190°) ed immergiamole dolcemente e poche per volta:con lo shock termico si formerà immediatamente una crosticina croccante e dorata.
Scoliamole accuratamente e portiamole in tavola ancora calde... la portata principale sarà il buon umore!

Curiosità:
Le PATATE sono tra gli ortaggi più amati al mondo, e secondo uno studio dell'Università di Loma Linda (California) avrebbero il pregio di aumentare la "grelina" l'ormone dell'appetito... forse è per questo che siano crocchette, patate al forno, patatine fritte o pitta di patate, le porzioni non bastano mai! ;)

martedì 23 agosto 2011

PEPERONCINI PICCANTI Sott'OLIO

Per la rubrica "Conserviamo l'estate"
I MIEI "Peperoncini piccanti sott''olio"

Ingredienti 
-  500 gr  peperoncini piccanti  tipo "tiaulicchi" ossia "diavoletti" 
-  500 gr di peperoni dolci tipo "cornetto"  ( per una coserva superHOT potete ometterli!)
- aglio 4 spicchi

- menta secca q.b.
- aceto di vino bianco q.b.
- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.
- vasetti in vetro a chiusura ermetica
Preparazione 
Puliamo accuratamente i peperoncini con un canovaccio, eliminiamo i peduncoli e
 e mettiamoli al sole ad appassire. Ci impiegheranno 4-5 giorni ad asciugarsi, ma ricordiamoci di riportarli in casa ogni giorno al tramont, per proteggerli dall'umidità!
Quando saranno pronti (appassiti ma non troppo secchi, non devono sbriciolarsi!!), tagliamoli uno ad uno a punta di forbice,  ( io lascio  i semi, che danno  la massima piccantezza!)
Ora aggiungiamo l'aceto di vino bianco fino a che se lo assorbono, lasciandone meno di un dito in fondo, saliamoli (sarà il sale a conservarli!) e condiamoli con menta secca e aglio tritato finemente con lo spremiaglio.
Lasciamoli così, coperti da un canovaccio, per un giorno intero e giriamoli di tanto in tanto.
Prendiamo i vasetti di vetro sterilizzati (io lo faccio 
 velocemente nel microonde) versiamoci i peperoncini e ricopriamoli completamente d'olio ( lo sapete già: olio e x t r a v e r g i n e d' o l i v a!).
Chiudiamoli ermeticamente e lasciamoli riposare in dispensa per qualche settimana, almeno 3-4!
Quest'inverno saranno il  condimento ideale praticamente su TUTTO! 
Riscaldano il corpo ed il cuore! DELICIOUS!

POMODORI SECCHI sott'OLIO Extra Vergine d'Oliva

 "Conserviamo l'estate": è tempo di mettere in dispensa e conservare per l'inverno... e qui nel Salento ce n'è davvero per tutti i gusti... come questi gustosi pomodori secchi!


I MIEI "Pomodori secchi sott'olio"

Ingredienti 
-  1 Kg di pomodori maturi qualità S. Marzano  
- aglio 2 spicchi
- menta secca q.b.

- aceto di vino bianco q.b.

- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.
- 2 piccoli vasetti in vetro a chiusura ermetica

Preparazione 
Laviamo accuratamente i pomodori sotto l'acqua corrente, eliminiamo i peduncoli e tagliamoli in due, nel senso della lunghezza. 

Sistemiamoli uno di fianco all'altro con la parte interna rivolta vero l'alto, su una stuoia o delle tovagliette di canne di bamboo (che magari posizioneremo su uno stendino in modo che i pomodori respirino sopra e sotto velocizzando l'essicazione) e mettiamoli al sole coperti da un velo sottolissimo che li terranno riparati da polvere e insetti.
Ci impiegheranno circa una settimana per asciugarsi, e per non compromettere la disidratazione proteggiamoli dall'umidità riportandoli in casa, ogni giorno, al tramonto!
Quando saranno pronti secchi ma non troppo ), aggiungiamo l'aceto di vino bianco, fino a che se lo assorbono, saliamoli ( è  il sale che li conserverà!) e condiamoli con menta secca e aglio tritato finemente con lo spremiaglio. Prendiamo i vasetti di vetro (sterilizzati velocemente nel microonde), sistemiamo i pomodori con cura uno di fianco all'altro (eh si... ci vuole un po' di pazienza!) e ricopriamoli completamente d'olio ( non smetterò mai di ripeterlo: e x t r a v e r g i n e d' o l i v a!).
Lasciamo i vasetti  aperti per mezza giornata, in modo che l'aria fuoriesca e l'olio riempia tutti gli spazi.
Prima di riporli in dispensa, rimbocchiamoli d'olio  fino al bordo, chiudiamoli e capovolgiamoli per favorire il sottovuoto.
Lasciamoli riposare al buio... e se proprio non riusciamo ad aspettare l'inverno, pazientiamo  per almeno 2-3 settimane... uhmm... sono già pronti per sfiziosissimi antipasti, gustose bruschette e panini  per veri gourmet!

Per la rubrica "Conserviamo l'estate" .