Visualizzazione post con etichetta Vegetariano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Vegetariano. Mostra tutti i post

mercoledì 23 luglio 2014

GAzPACHO in SALENTO

Siamo già  a fine luglio, in un'estate salentina davvero atipica,  più somigliante al clima tropicale, con giornate calde che si alternano a piogge improvvise. Un tempo incerto che lega i miei ricordi estivi ad un meraviglioso viaggio nel sud della Spagna, a Sevilla... luoghi e momenti  densi di emozioni, odori e sapori che porterò sempre nel cuore.
Lì ho assaggiato per la prima volta il gazpacho, me lo servivano praticamente ovunque: nei bicchierini come antipasto,  a bordo piscina con tocchi di pane, come primo piatto freddo nei localini dei Barrio De Santa Cruz.

Ho provato a riprodurlo con rossi pomodori del Salento... non miei, l'esperimento di piantagione nel mio piccolo giardino è miseramente fallito, ma di un contadino di Ruffano, a circa 50 Km da Lecce: maturati al sole, succosi e profumati, conditi con olio extravergine d'oliva, aceto di vino, aglio, cipolla e peperoni di questa terra;solo lui, il cetriolo, lo straniero... ma è come se fosse a casa, in una terra che una volta fu di dominazione spagnola.

Provatelo sulla frisa ;)

GASPACHO in SALENTO 
la frisa ringrazia

Infredienti:
700 gr circa di pomodori 
1 cipolla media (70 gr circa)
250 gr di peperone
1 certiolo (  provate a sostituirlo con un dolce cocomero salentino ;) )
aglio 1-2 spicchi 
40 gr pane di grano duro
aceto di vino bianco q.b.
sale q.b
50 gr olio e.v.o. 
basilico 1 - 2 foglie

Preparazione:
Peliamo il cetriolo, eliminiamo i semi e tagliamolo a rondelle sottili, lasciandogli perdere l'acqua e l'amarognolo per una mezz'oretta.
Intanto incidiamo i pomodorini con una crocetta in cima e sbollentiamoli per meno di un minuto, scoliamoli, peliamoli e tagliamoli in quattro eliminando i semini

Tagliamo due, tre fette di pane, eliminiamo la crosta ed inzuppimoalo con l'aceto di vino bianco fino a che l'assorbe.

Tagliamola cipolla a rondelle e il peperone a pezzetti e versiamoli nel frullatore insieme al cetriolo e all'aglio pelato, aggiungiamo il pane ammollato ma strizzato, saliamo a piacere e frulliamo per un paio di minuti,.

Ottenuto un composto liscio ed omogeneo versiamolo un una ciotola, condiamo con olio evo e lasciamolo raffreddare per un paio d'ore in frigorifero.


Prima di gustarlo, aggiungiamo una foglia di basilico,  cubetto di ghiaccio e dei pezzi i pane a tocchetti o... fate come me,  provatelo con la frisa :)



                             

                         



sabato 22 febbraio 2014

FOCACCIA SALENTINA ALLA CIPOLLA

Frigo quasi vuoto, farina della nonna in dispensa, quella comperata al mulino e macinata a pietra, bionde cipolle nel cestino degli ortaggi... di una cosa ringrazierò sempre le donne della mia famiglia, portare un pasto gustoso in tavola, senza aver fatto la spesa.
Ho chiuso gli occhi per assaporarne a pieno il gusto e la consistenza, quella di fisica, del morbido impasto, della cipolla che si scioglie in bocca e quella spirituale,  legata ai sapori e ai valori del passato,  tesoro prezioso in un presente dal futuro incerto.


FOCACCIA SALENTINA ALLA CIPOLLA

Ingredienti:
per l'impasto
250 gr di farina di semola di grano duro
250 gr di farina di grano 00

250-270 gr di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale fino
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio e.v.o.
1/2 cubetto di lievito di birra fresco  (o 1/2 bustina di quello secco)

per il ripieno:
5 cipolle medie
150 gr pomodori pelati
olio extravergine d'oliva q.b.
capperi sott' aceto
olive nere celline (facoltative)
sale q.b.
olio e.v.o. q.b.
acqua q.b.

Per un carattere deciso e particolare possiamo aggiungere le CAROSELLE, fiori di finocchietto selvatico, come questi. 
Si raccolgono  nelle campagne salentine e si conservano sotto sale.

Preparazione:
Nell'impastatrice mescoliamo le due farine,  al centro sciogliamo il lievito in un po' d'acqua tiepida, e cominciamo a impastare a minima velocità,  idratiamo poco per volta.  Verso la fine dell'impasto  sciogliamo il sale nella restante acqua, facciamo assorbire, poi aggiungiamo i cucchiai d'olio.
Impastiamo a lungo, sino ad ottenere una palla liscia e morbida.

Cospargiamola di farina, copriamola con un canovaccio e mettiamola a lievitare in un luogo asciutto e caldo (28° -30°) per un paio d'ore.

Ora prepariamo il ripieno. Peliamo le cipolle, affettiamole sottilmente, e facciamole appassire molto lentamente in abbondante olio. Aggiungiamo una tazzina d'acqua se necessario. A metà cottura aggiungiamo il pomodoro e saliamo. Cuociamo per una mezz'ora sempre a fuoco dolce poi lasciamo intiepidire.

Una volta raddoppiato prendiamo l'impasto, e dividiamolo a metà. Stendiamo una parte con il matterello e sistemiamo la sfoglia su una teglia rettangolare oliata ( io ho usato una teglia rettangolare media). Versiamo lo stufato di cipolle, aggiungiamo capperi, olivette precedentemente snocciolate, (caroselle se vogliamo "osare"). e copriamo con una seconda sfoglia di pasta.

Arrotoliamo i bordi e are lasciamo lievitare per altri 20'. Intanto portiamo la temperatura del forno a 200. Bagniamo con le mani la superficie della focaccia con un'emulsione di acqua e olio, e inforniamo per 25', fino a che la superficie sarà dorata.






Prima di servire lasciamola intiepidire coperta da un canovaccio. E' ottima anche fredda, dunque  perfetta per buffet e stuzzicanti aperitivi. Che dire... deliciousss! :)


mercoledì 6 marzo 2013

PEPERONATA LECCESE

E' nella cucina che spesso ritrovo me stessa. Tra un cestino di verdure colorate e il ritmo dei battiti della lama sul tagliere, la mente si distrae, svuotandosi di quelle  inquietudini che nella vita attanagliano un po' tutti, ed in questo periodo, forse, anche di più.
Il
giallo e il rosso sono i colori della mia terra... ma oggi ho aggiunto anche il verde, il colore della speranza... in effetti, credo che ce ne sia davvero bisogno.

PEPERONATA LECCESE
Ingredienti (4 persone): 
1kg di peperoni giallo-rossi...  e verdi
1/2 cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
capperini sott' aceto q.b. (facoltativo)
prezzemolo q.b.
olio e.v.o. q.b.
sale q.b.
Preparazione:
Laviamo i peperoni sotto l'acqua corrente, asciughiamoli con un canovaccio e tagliamoli a metà, nel senso della lunghezza. Eliminiamo il peduncolo, i semi, i filamenti  e tagliamoli pezzi di media grandezza.
In una larga padella versiamo 4-5 fili d'olio ed imbiondiamo l'aglio e la cipolla tagliata finemente. Eliminiamo l'aglio e versiamo i peperoni. Lasciamo insaporire per qualche minuto, saltandoli, e successivamente aggiungiamo i pomodori pelati. Saliamo e lasciamo cuocere dolcemente, con il coperchio, per una ventina di minuti: spegniamo quando i peperoni saranno morbidi ma non sfatti. Aggiungiamo i capperini  e una manciata di prezzemolo tritato grossolanamente.
Ummm...delicious!

martedì 6 novembre 2012

ORECCHIETTE al CAVOLFIORE


Un piatto classico che ostenta femminilità:  candido, delicato, piccante.  



ORECCHIETTE AL CAVOLFIORE
Ingredienti (per 4 persone):
500 gr di orecchiette di grano duro 
1 cavolfiore medio
1 spicchio d' aglio 
100 gr di pancetta dolce tagliata a cubetti
Pangrattato q.b.
Peperoncino piccante (facoltativo)
Sale q.b. 
Olio e.v.o. q.b.
Preparazione: 

Per prima cosa mettiamo a bollire una larga pentola piena d'acqua. Intanto puliamo il cavolo, dividiamolo in piccole cime, laviamole sotto acqua corrente e, appena comincia a bollire,  saliamo l'acqua e versiamoci la verdura.
In una larga padella scaldiamo dolcemente l'olio con uno spicchio d'aglio schiacciato ed il peperoncinoaggiungiamo la pancetta e soffriggiamola fino a renderla croccante. 
Contemporaneamente, in una piccola padella, versiamo un filo d'olio e tostiamo il pangrattato con un pizzico di sale, fino a renderlo ambrato.
Quando il cavolfiore sarà a metà cottura, nella stessa acqua versiamo le orecchiette e continuiamo a cuocere insieme.
Scoliamo al dente e saltiamo il tutto con olio e pancetta croccante. 

Spolverizziamo ogni piatto con la mollica di pane per donargli croccantezza e portiamo in tavola. 
Delicious!

venerdì 26 ottobre 2012

ZUCCA GIALLA PICCANTE

Una ricetta perfetta in questi giorni di fine ottobre... arriva direttamente dalla cucina della mia splendida nonna che la prepara da più di mezzo secolo.
Sobria e genuina, sorprende per  l'equilibrato contrasto dolce e piccante.


ZUCCA GIALLA PICCANTE 
Ingredienti:
500 gr di zucca
1 cipolla bianca
2 pomodorini invernali a pendolo
5 - 6 cucchiai d'olio e.v.o.
peperoncino piccante sott'olio 2 cucchiaini o più
prezzemolo  1 ciuffetto
sale q.b.
Preparazione:

Puliamo la zucca e tagliamola a tocchetti. In una pentola di coccio versiamo l'olio, soffriggiamo leggermente il peperoncino, aggiungiamo  1 cipolla  tagliata a rondelle insieme alla zucca a pezzi e ai pomodorini tagliati a metà. 
Rimestando bene, saliamo, copriamo d'acqua (a livello della zucca), facciamo prendere bollore e cuociamo a fuoco dolce fino a che non diventerà molto morbida. Impiegherà una mezz'ora circa.
Serviamo calda con qualche ciuffo di prezzemolo.

Note: 
- Se vogliamo rendere la nostra zucca una vellutata, frulliamo tutto con in mixer a immersione prima di servire.
- Possiamo prepararla in anticipo e riscaldarla all'occorrenza. 

lunedì 20 agosto 2012

MELANZANE "BUTTUNATE" e PATATE "TUTTE PARE"

Da nipote di contadini ho avuto il privilegio di vivere il cibo strettamente legato alle stagioni... è un po' come seguirlo, entrando in connessione con lo scorrere del tempo, il clima, le lune... ed è meraviglioso e rassicurante pensare che quegli ortaggi, proprio quelli che sto per cucinare, sono cresciuti accarezzati dall'energia del sole, curati da braccia forti, da mani esperte e sapienti come quelle di mio nonno... 
Nel Salento si sente ormai tanto parlare di cibo a Km zero, sostenibilità ambientale... ma credetemi, non è uno "style-life" contemporaneo ma una filosofia che da sempre ha avuto a che fare con le nostre vite, la nostra tavola, la nostra mentalità di figli e nipoti di contadini. Perché magari la fatica no, ma il "buono e sano" fa gola a tutti, perchè il cibo, buono, sano, colorato e fresco, è tutto ciò che amiamo e tutto ciò che siamo. 
Quello che cucinerò oggi è un piatto antico, credo anche poco conosciuto e riproposto, forse sottovalutato... è un piatto che in effetti da piccola non amavo particolarmente ma che da adulta ho imparato a preparare ed apprezzare... un piatto che nasconde la vera essenza del Salento, il gusto autentico della semplicità, della terra rossa arsa dal sole, del cibo povero, senza pretese, preparato dopo una lunga giornata di fatiche nei campi.
Le melanzane sono aromatizzate all'interno e fritte, le patate messe in pentola "tutte pare", cioè "insieme" ai profumi dell'orto (cipolla, pomodorini, prezzemolo, basilico). 
Provatelo, ma con lo spirito del sapore di una volta... un sapore che ci appartiene.

MELANZANE "BUTTUNATE" e PATATE "TUTTE PARE"
Ingredienti 
per le patate tutte pare:
500 gr di patate a pasta gialla
1 cipolla
5 pomodorini
basilico q.b.
prezzemolo q.b.
pecorino q.b. (facoltativo)
sale q.b.
olio e.v.o. q.b.
per le melanzane buttunate:
3 melanzane piccole
prezzemolo q.b.
aglio q.b.
sale q.b.
olio e.v.o. q.b.
Ricetta:
Peliamo le patate, tagliamole a spicchi o a tocchetti e versiamoli in una pentola insieme a 4-5 fili d'olio, una cipolla a rondelle, pomodorini tagliati in 4, prezzemolo  e  basilico spezzettato con le mani.
Accendiamo a fiamma  media e cuociamo fino a che le patate non si ammorbidiranno, aggiunigendo un po' d'acqua durante la cottura.


 Laviamo le melanzane, asciughiamole accuratamente, togliamo la parte superiore e dividiamole in due. Incidiamo la polpa con due tagli verticali nei quali inseriremo del prezzemolo e, come piccoli bottoncini, due spicchi d'aglio. Saliamole e friggiamole da entrambi i lati fino a renderle dorate.

Quando le patate si saranno ammorbidite ed avranno creato una sorta di "cremina", versiamo le melanzane "buttunate" e lasciamole cuocere insieme per pochi minuti, in modo che i due sapori si sposino bene insieme.
Spegniamo e serviamo con una spolverizzata di pecorino... se piace. Buon appetito! 

Nota: Queste sono due preparazioni che si possono preparare e gustare anche separatamente: le "melanzane buttunate" come gustoso antipasto e le "pitate tutte pare" come primo piatto... vi consiglio comunque di provarle insieme in un saporitissimo piatto unico, bilanciato e completo, come lo preparava mia nonna e come ancora si prepara nel mio paese.

mercoledì 25 luglio 2012

Pipirussi&Pimmitori scattarisciati:PEPERONATA alla SALENTINA

Un'acquazzone d'estate rinfresca l'aria e l'animo trova ristoro al fresco profumo della terra bagnata... cosi decido di aprire tutte le finestre e far entrare dal giardino quell'arietta fresca e nuova.


Apro il frigo ed accanto ai pomodori rossi e maturi di mio papà, fanno capolino dei peperoni cornetti coltivati nel mio paese d'origine, Ruffano... e si sa, se l'erba del vicino è sempre più verde, gli ortaggi coltivati dalle mani del buon compaesano son sempre meglio di quelli comperati da qualsiasi banchetto ortofrutticolo.
"Pipirussi" e "pimmitori"...ancora non ne sono sicura, ma di tutte le cose squisite che questi due semplici ingredienti mi permetterebbero di fare, mi sa che è la serata perfetta per un piatto gustoso e ricco!


LA MIA "PEPERONATA alla SALENTINA"
Ingredienti:
1 kg di peperoni verdi cornetti (anche piccanti o"mari" se vi piacciono)
1 kg di pomodori maturi S. Marzano
1/2 cipolla bianca
Zucchero semolato 1 cucchiaino
Sale q.b.
Olio e.v.o q.b.
Olio d'oliva per friggere

Preparazione:
Con un canovaccio puliamo i peperoni uno ad uno, eliminiamo il picciolo, con un coltello tagliamoli a metà ed eliminiamo i semini.
In una larga padella  versiamo 3-4 fili d'olio, accendiamo la fiamma a fuoco medio e 
facciamo appassire leggermente una cipolla tagliata fine. 
Ora, con cautela, versiamo i peperoni che cominceranno a scoppiettare...a "scattarisciare"... per l'appunto!
Laviamo i pomodori, tagliamoli a tocchetti e, non appena i peperoni saranno fritti e coloriti da entrambi i lati, versiamoli nella pentola.  Cuociamo per un minuto, aggiungiamo un cucchiaino raso di zucchero per mitigarel'acidità del pomodoro fresco, regoliamo di sale e cuociamo a fuoco lento per circa 15'. 
A metà cottura controlliamo il sughetto e aggiungiamo un po' d'acqua se necessario.
Il profumo che si sprigiona in cucina è irresistibile... meglio tener pronta una fetta di pane! ;)
Laciamo riposare un paio di minuti, impiattiamo e serviamo... buon appetito.

   La mia città dopo l'acquazzone:


brilla come l' oro!

venerdì 13 luglio 2012

FIORI di ZUCCHINA RIPIENI - Hot Finger Food

Un antipastino caldo che stuzzica l'appetito... per non farci mai mancare niente ;)




I MIEI "FIORI di ZUCCHINA RIPIENI" 
Ingredienti:
20 fiori di zucchina
1 mozzarella sgocciolata (o treccia)
alicette (facoltativo)
sale q.b.
acqua q.b. (meglio fredda e gassata)
per la pastella:
2 uova intere
200 gr di farina 00
2 cucchiai di anice 

olio d'oliva q.bper friggere
Preparazione:
Laviamo delicatamente i fiori di zucchina e facciamoli sgocciolare su un canovaccio; mettiamo a sgocciolare anche la mozzarella, in modo che non fuoriesca l'acqua durante la frittura.


Ora prepariamo una pastella profumata e senza lievito: mescoliamo con una forchetta farina, uova e sale...e aggiungiamo due cucchiai di anice e acqua tanto quanto basta a  per rendela pastella omogenea e fluida... meglio se l'acqua è fredda e gassata. 
Fino a che non la useremo, riponiamola in frigorifero, il maggiore shock termico, renderà la frittura più croccante!


Prendiamo i fiori di zucchina e inseriamo nella corolla un pezzo di mozzarella (e mezza alicetta se vi piace).
Accendiamo l'olio, immergiamo uno ad uno i fiori nella pastella e friggiamo fino a renderli dorati... serviamoli caldi e.... DeliciouSalento a tutti! :D

sabato 7 luglio 2012

POLPETTE di MELANZANE - Finger food

Amo i fritti, amo mangiare con le mani e sopratutto adoro la cucina di questa terra che offre la possibilità  di prelibarsi, ogni giorno, di ottimo cibo preparato con pochi e semplici ingredienti.
Oggi, per voi, la ricetta delle polpette vegetariane per eccellenza... made in Salento 

ovviamente:

LE MIE "POLPETTE di MELANZANE"
Ingredienti:
3 melanzane grandi
150 gr di parmigiano 
100 gr di pecorino
1 uovo
basilico fresco 4-5 foglie
sale q.b.
pepe q.b.
pan grattato due manciate circa 
olio d'oliva per friggere
Preparazione:
Laviamo le melanzane, eliminiamo la parte superiore e lessiamole in abbondante acqua salata (10' in pentola a pressione). 
Scoliamole, lasciamole intiepidire e frulliamole con il mixer ad immersione. 
Condiamole con l'uovo, che servirà a legare, il formaggio, il basilico fresco spezzettato con le mani, pepe e due manciate di  pan grattato (regolatevi in base alla morbidezza dell'impasto).
Mescoliamo bene il tutto, la consistenza risulterà molto molle, quindi delicatamente e con il palmo leggermente umido andiamo a formare delle palline (è normale che risultino leggermente irregolari) che, in fine, passeremo nel pan grattato per donarle croccantezza in fase di cottura.
Friggiamole in abbondante olio e scoliamo quando saranno ben cotte... tenderanno ad un colore scuro più che dorato.
Serviamo calde e buon appetito! 
Delicious!!!!!

martedì 5 giugno 2012

ACQUA-e-SALE... non chiamatela panzanella!

Ingredienti (Inutile dare le dosi, fatela a piacere!):
Pane raffermo o friselle di grano duro
Pomodorini ciliegino
Cocomero salentino
Rughetta 
Sale q.b.
Olio e.v.o.

Per una insalata più ricca possiamo aggiungere: Cipolla, olive nere, capperini.

Preparazione:
Con le mani spezzettiamo  il pane duro (o sbricioliamo le friselle), bagnamolo leggermente con ACQUA fredda e versiamolo in una insalatiera. Tagliamo i pomodorini a spicchi, avendo cura di raccogliere il succo e i semi. Puliamo il cocomero (eliminando anche i semi),  tagliamolo in due nel senso della lunghezza e affettiamolo sottilmente;  spezzettiamo la rughetta e versiamo tutti gli ingredienti  nella ciotola. Condiamo con il succo di pomodoro raccolto, SALE e abbondante olio extravergine d'oliva, giriamo bene per far insaporire e lasicamo riposare in frigo.
E'  l'ideale per accompagnare la carne alla griglia ed è  perfetta da mangiare non appena tornati dal mare: fresca, completa e già pronta in frigo!

giovedì 3 maggio 2012

TAGLIATELLE con i MUGNULI (cavolo salentino)



LE MIE "TAGLIATELLE con i MUGNULI"
- 400g di tagliatelle ("massa", tipica pasta fresca del Salento, di sola farina, acqua e sale)
(se non potete farla in casa, comperate della pasta fresca senza uova)
- 1,5 kg di mugnuli (cavoli autoctoni del Salento)
- brodo vegetale q.b. 
- olio e.v.o . q.b.
Preparazione:
Per prima cosa prepariamo il brodo con acqua fredda, sale, cipolla e prezzemolo.
Ora laviamo e mondiamo i mugnuli, tenendo le foglie più tenere e le cimette. In una larga padella scaldiamo l'olio e mettiamo a cuocere la verdura non troppo scolata. Cuociamo a fuoco medio, saliamola e giriamola fino a che non si sarà ben insaporita. Quando avrà assorbito la propria acqua e apparirà appassita, aggiungiamo il brodo, giusto quello che basta per poter cuocere la pasta.
Quando il brodo prenderà il bollore, buttiamo le tagliatelle e cuociamole fino a che non si sarà assorbita tutta l'acqua ( 4'-5'). 

Spegniamo il fuoco, facciamo riposare la pasta per qualche minuto, in modo che evapori un po' di umidità in eccesso, e che si insaporisca.
Portiamo in tavola e ... buon appetito!


Potrebbe anche interessarti:CICERI e TRIA - MASSA cu li CICIRI

venerdì 13 aprile 2012

FAVE&FOIE - FAVENETTE&CICUREDDHRE - Purè di fave e catalogna

Fave e foie, fave nette e cicureddhre, purè di fave e catalogna... comunque lo chiamiate, rimane un piatto "superbo"! Dalla cucina povera, l'eridità di un piatto da un gusto singolare per un palato raffinato... un' idea in più per gli amanti del vegan e del mangiar sano!


Le MIE "FAVE e FOIE"
Ingredienti: 
250 gr di fave secche "nette"
1/2 cipolla bianca
 olio e.v.o. q.b.

500 gr di  catalogna (cicoria selvatica) 
varianti: cicorie - bietole -  peperoni fritti (cornetti)
1 spicchio d'aglio

La mattina presto mettiamo le fave a bagn in acqua fredda (sono sufficienti 4 - ore). Successivamente sciacquiamole, scoliamole, versiamole nella pentola, aggiungiamo la cipolla affettata sottilmente, il doppio d'acqua rispetto ai legumi, saliamo e facciamo cuocere per un'ora e mezza (con la pentola a pressione cuocere per mezz'ora dal fischio, aggiungendo solo due dita d'acqua).
Tradizionalmente le fave venivano cotte nella pignata di coccio sul fuoco, veniva aggiunto il triplo d'acqua rispetto alle fave, che venivano cotte, lentamente.
Ora prepariamo la verdura: mondiamo e laviamo la catalogna e scottiamola per 3' in acqua bollente.
In una pentola, versiamo un filo d'olio, imbiondiamo uno spicchio d'aglio  stufiamo la verdura scottata e ancora grondante dell'acqua di cottura. Saliamo e cuociamo coperta, per 20'.

Trascorso il tempo di cottura delle fave, frulliamo la purea con il mixer ad immersione, per renderla più omogenea e vellutata.
Con l'aiuto di un mestolo versiamo il purè su un piatto, guarniamo con un filo d'olio, sistemiamo la verdura al centro e terminiamo con un'altro filo d'olio.  E' molto buona anche tiepida!


P.s. provate l'abbinamento del  purè ai "friggitelli"...vi conquisterà!

martedì 6 marzo 2012

CIME di RAPA 'NFUCATE... semplicemente STUFATE alla maniera del Salento!

La Puglia è la Terra Regina della coltivazione di questo caratteristico ortaggio invernale, caratterizzato da un sapore intenso e da una leggera nota amara. 
Per questo, le "rape" non offrono compromessi in cucina: o si odiano o si amano!

STUFATE O 'NFUCATE

Ingredienti:
-1 Kg di cime di rapa
-1 spicchio d'aglio
-1 peperoncino piccante (facoltativo)
-sale q.b.
-olio e.v.o. q.b.

'NFUCATE
Mondiamo le cime di rapa tenendo solo le cimette e le foglie accanto, quelle più tenere. Laviamo accuratamente la verdura scelta e lasciamola a bagno in acqua fredda.
In una larga padella versiamo l'olio extravergine, lo spicchio d'aglio, il peperoncino (se piace) e accendiamo il fuoco. Non appena sentiamo lo sfrigolio dell'olio, mettiamo le cime di rapa grondanti d'acqua e   "affoghiamole" premendole con il coperchio leggermente più piccolo della pentola. All'inizio soffriggeranno nell'olio bollente, ma subito dopo cominceranno ad appassire rilasciando la propria acqua. Saliamole, aggiungiamo un po' d'acqua solo se è necessario e lasciamole cuocere incoperchiate  per 10'-15' circa a fuoco medio... difficile fare una stima esatta, tutto dipende dalla quantità e dalla qualità delle rape... bisogna assaggiarle!
Serviamole calde come contorno o da sole accompagnate da pane abbrustolito.
Delicious!

lunedì 5 marzo 2012

ZUPPETTA di CECI

La letteratura popolare non mente: di Marzo non ci si può fidare...così, se ieri ero pronta a godermi il sole e a pensare ad una bella passeggiata al mare, solo poche ore dopo, mi ritrovo chiusa in casa ed infreddolita.
In un giorno così, cosa c'è di meglio di una gustosa e sana zuppetta di ceci per  scaldare il 
?
LA MIA "ZUPPETTA di CECI"
- 200 g di ceci secchi
- aglio 1 spicchio
- 4 pomodorini ciliegino
- 1 cipolla bianca
- rosmarino fresco
- pepe nero q.b.
- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.
Preparazione:
La sera prima ricordiamo di mettere a mollo i ceci in una ciotola d'acqua fredda. Il giorno successivo risciacquiamoli sotto l'acqua corrente. nella pentola a pressione versiamo un filo d'olio, soffriggiamo l'aglio  e  quando si sarà imbiondito, togliamolo e versiamo nella pentola tutti gli altri aromi: i pomodori tagliati in quattro spicchi, la cipolla pulita e intera, e un rametto di rosmarino fresco. Aggiungiamo un dito d'acqua fredda sopra il livello dei ceci, saliamoli (io uso il sale grosso), e lasciamo cuocere dolcemente per 35 ' (dopo il fischio).
Una volta cotti, apriamo la pentola, frulliamo con il mixer ad immersioni 1/3 dei ceci, in modo che la zuppetta divenga cremosa e consistente, mescoliamo accuratamente, versiamo il tutto nei piatti, condiamo con un filo di olio evo crudo, spolverizziamo con un po' di pepe nero, e portiamo in tavola con crostini di pane casereccio abbrustolito.
P.s. La zuppetta può essere congelata e tirata fuori in giornate uggiose come questa :)










Potrebbe anche interessarti: CICERI e TRIA (Pasta e Ceci del Salento)

martedì 24 gennaio 2012

TORTA SALATA con BIETOLE

Un modo  piacevole e stuzzicante per mangiare queste dolcissime verdure di stagione anche davanti alla tv.


LA MIA "TORTA SALATA con BIETOLE"
Ingredienti per la sfoglia:
400 gr farina 00
2 uova medie
80 gr di olio e.v.o.
20 gr acqua fredda circa
Ingredienti per il ripieno: 
1,5 Kg di bietole fresche
1 mozzarella (250 gr)
1/4 di cipolla
parmigiano q.b.
sale q.b.
olio e.v.o. q.b.
Preparazione:
Per prima cosa prepariamo la verdura, che sarà il nostro ripieno, in modo che abbia il tempo di cuocere ed intiepidirsi. 
Laviamo e puliamo le bietole, eliminando sia le foglie più esterne che la parte finale del gambo. Aiutandoci con un coltello, togliamo i filamenti duri su ogni costa, che divideremo dalle foglie e taglieremo a metà per facilitarne la cottura. Laviamo la verdura accuratamente e lessiamola in acqua salata per 10' .
Intanto scaldiamo l'olio in una larga padella,  soffriggiamo dolcemente la cipolla ( che io preferisco togliere, ma voi potete tranquillamente tenerla), e facciamo insaporire ben bene le bietole rigirandole nell'olio... saliamole e facciamole appassire dolcemente con la propria acqua. 
Mentre le verdura cuoce, prepariamo l'impasto per la sfoglia. 
Nel mixer mettiamo la farina, l'olio, le uova, il sale e l'acqua e facciamo andare a max vel.   fino ad ottenere un impasto sabbioso, finiamo d'impastare velocemente con le mani, fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea.
Prima di stendere l'impasto accendiamo il forno a 180°, togliamo le bietole dal fuoco in modo che si raffreddino e mettiamo le mozzarelle a sgocciolare.
Ora riprendiamo l'impasto, dividiamo l'impasto in due parti e stendiamolo con un matterello, su un piano leggermente infarinato, fino ad ottenere una sfoglia abbastanza sottile: 2/3 li utilizziamo per la base, che dovrà coprire la tortiera oltre i bordi, 1/3 ci servirà come copertura finale.
Versiamo le bietole sulla sfoglia, aggiungiamo la mozzarella a pezzetti, abbondante parmigiano e aiutandoci con un cucchiaio di legno cerchiamo di amalgamare il tutto molto delicatamente (in alternativa lo si può fare prima amalgamando il tutto in una ciotola). 
Copriamo il ripieno adagiando il secondo disco di pasta  e ripieghiamo il bordo saldandolo con attenzione; per aiutare la fuoriuscita dell'umidità delle verdure, infiliamo al centro della torta una pennetta (o un sedano) che, in cottura,  fungerà da comignolo. :)
Cuociamo in forno a 180°, sforniamo dopo 45'.
Facciamola intiepidire intera per almeno 10', poi tagliamola a fette e serviamo!




sabato 21 gennaio 2012

CARCIOFI FRITTI - Finger Food

Che dire... BUONISSIMI!


I MIEI "CARCIOFI FRITTI"
Ingredienti:
5 carciofi
farina 00 q.b.
3 uova
1 limone

sale q.b.
olio d'oliva q.b.
Preparazione:
Mondiamo i carciofi eliminando del tutto le foglie più dure e prendendo solo il cuore centrale. Dividiamoli in 2 o in 4 parti (in base alla grandezza del carciofo) e mettiamoli subito a bagno in acqua acidulata (con succo di limone) per evitare la formazione di parti nere.
Prepariamo due contenitori, uno con la farina in cui  passare i carciofi sgocciolati grossolanamente, (in modo che la farina aderisca bene alle foglie) e uno con le uova sbattute e leggermente salate.
Man mano che terminiamo di impanare i carciofi mettiamoli a friggere in olio d'oliva ben caldo per circa 5 minuti, girandoli se necessario. 
Quando saranno dorati da entrambi i lati, scoliamoli accuratamente su carta da cucina, saliamoli in superficie e portiamoli in tavola bollenti!


lunedì 19 dicembre 2011

PITTULE con PATATA DOLCE

Di queste meravigliose frittelle di pasta levitata, quella con la patata dolce è la versione che io preferisco, un classico natalizio!





LE MIE "PITTULE CON LA PATATA DOLCE"
Ricetta:
250gr farina 00
1 cucchiaino di lievito di birra disidratato
190 gr (circa) di acqua (a temperatura ambiente)
olio e.v.o. q.b. per friggere
sale grosso la punta di un cucchiaio
1 patata dolce
Preparazione:
Nell’impastatore mettiamo un po' d’acqua tiepida, circa 1/2 bicchiere, e facciamolo sciogliere accuratamente il sale. Versiamo 250gr di farina 00, il lievito di birra  e cominciamo ad impastare a velocità minima, versando gradatamente l’acqua rimasta. 
L'impasto dev' essere lavorato a lungo, almeno per 10’ e  alla fine dovrà presentarsi ben idratato e areato.
Tradizionalmente l'impasto viene lavorato battendolo a lungo e con decisione, sulle pareti della ciotola, sollevandolo con il palmo della mano dal basso verso l’alto. 
Una volta pronto,  infariniamo leggermente la superficie,  facciamo la croce e mettiamo a lievitare per 3 ore… o comunque fino a che l’impasto non sarà raddoppiato.
Intanto possiamo preparare la patata dolce, il nostro ripieno: la laviamo, la lessiamo per 10' , la peliamo ed infine la tagliamo a pezzi di media grandezza.
Terminata la lievitazione scaldiamo l’olio per la frittura,  adagiamo i pezzetti di patata dolce  sull'impasto e li avvolgiamo uno ad uno con un po’ di pasta.  Non ne serve molta perché  non appena entrerà a contatto con l'olio caldo, l'impasto si gonfierà avvolgendo completamente la patata. 
Aiutandoci con un cucchiaio leggermente bagnato (in modo che l'impasto non si attacchi) o più semplicemente con la punta delle dita, facciamo scivolare la pasta nell'olio bollente.
Non appena saranno dorate da entrambi i lati, scoliamole e serviamole ancora calde. 
- Le pittule sono pronteeeee!
Assolutamente divine!

P.s. L'impasto di base vale per tutte le varianti delle pittule: semplici (solo pastella), alla pizzaiola (con pomodorini, cipolla, capperi e olive nere a pezzettini), con il baccalà (un'altro classico natalizio), con le cime di rapa (lessata), con il cavolfiore (lessato), con le alici... a voi la scelta!

                            Questo piatto si è classificato tra i vincitori del concorso
                                  “Promessi cuochi -Piatto d’autore 2012