Nella notte scura, a cavallo tra il giorno di Ognissanti e quello dei Morti, le anime dei defunti affrontano un lungo viaggio verso la terra dei vivi, guidati da misteriose lanterne.
I lumi accesi nelle zucche dalle sembianze umane, spaventose e beffarde, aiutano le anime perse a raggiungere la via di casa.
E' la notte dei misteri, ma non siamo in un quartiere americano, come qualcuno potrebbe immaginare, bensì ad Orsara, nel nord della Puglia, dove la commemorazione dei defunti viene celebrata secondo un'antica tradizione.
La sua origine si perde nella notte dei tempi. I romani, festeggiavano il I novembre, in onore della la Dea Pomona, divinità di frutti, alla quale offrivano mele e raccolto di stagione. Unirono poi le loro usanze a quelle dei celti che, la notte del 31 ottobre, celebravano la fine dell'estate ed il principio del nuovo anno. Indossavano pelli di animali e maschere spaventose, danzavano e accendevano sacri falò, da cui attingevano la brace per accendere i focolari il mattino seguente.
I Celti credevano che durante questa notte, il Signore della Morte chiamasse a se tutti gli spiriti, permettendogli di unirsi al mondo dei viventi, e per questo lasciavano cibo e bevande dinanzi alle proprie case.
In qualche modo, quei riti pagani sono sopravvissuti sino a noi. Ad Orsara di Puglia, come in Irlanda, le anime in viaggio trovano ristoro su tavole apparecchiate e si scaldano alla brace dei camini prelevata dai falò, accesi per le strade.
Dalle offerte agli dei, fino alle tavole apparecchiate, il cibo sembra essere, da sempre, il legame tra il mondo dei viventi e quello degli spiriti, la materia e l'anima, il rivelato e il misterioso.
Piatto celebrativo per eccellenza è il Grano dei Morti, anche conosciuto in Puglia come Cicci Cotti e nel Salento come Colva, è un antichissimo dolce preparato in alcuni paesi della Grecia Salentina, ma sopratutto nel foggiano e in alcune zone del barese, a base di grano tenero, chicchi di melagrana e vin-cotto.
IL GRANO DEI MORTI o COLVA
Ricetta:
Ricetta:
500 gr di grano tenero perlato "bianchetta"
300 gr di noci
300 gr di cioccolato fondente
150 gr di cedro candito
n. 02 melagrane
cannella q.b. facoltativa
cannella q.b. facoltativa
Vin-cotto q.b.
Preparazione:
Dopo aver lasciato il grano a bagno per 3 giorni, laviamolo e mettiamolo a bollire in una pentola di creta in abbondante acqua per un'oretta. Schiacciamo le noci e spezzettiamo i gherigli con le mani, sgraniamo le melagrane, tagliamo a pezzetti il cioccolato ed il cedro candito. Scoliamo il grano, lasciamolo raffreddare e mescoliamolo con glia altri ingredienti in una ciotola. Al momento di servire condiamo il dolce con abbondante vin-cotto (mettendolo prima indurirebbe) e terminiamo, se ci piace, con una spolverizzata di cannella. Delicious!
Post dedicato a Grazia Gaudiano per avermi fatto conoscere questo antichissimo dolce e avermi regalato la ricetta di sua mamma.
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