Pur rimanendo in tema di ricette regionali, perdonate una piccola, quanto mai grande, variazione sul tema "Salento". Settembre è stato per me un mese ricco di incontri, degustazioni e scoperte... ho visitato varie città del nord, e da grande appassionata di cucina regionale non ho potuto far a meno di legare il mio viaggio al cibo... del tutto nuovo, credevo, ma anche alquanto familiare, ho scoperto.
In Veneto, l'itinerario culinario mi ha inaspettatamente condotta sino"Alle Baccherie", nel cuore di Treviso, il ristorantino della dolce e bella signora Alba Campeol, 83 anni, la donna che, udite- udite, ha inventato uno dei dolci più conosciuti e apprezzati al mondo:
il TIRAMISU'!
Parlare con lei è stato quanto mai emozionante... avevo dinanzi l'"autrice" di un dolce che ha conquistato i palati a livello planetario, che dal 1962, è stato ripreso e riproposto, con fedeltà e varianti, da casalinghe e maestri pasticceri, in tutt'Italia, in Europa, fino negli Stati Uniti, ed il Giappone...
Meravigliosa e felice intuizione culinaria: la signora Alba mi racconta di essere stata ispirata da un semplice zabaione "el sbatudin" con il caffè, che solitamente le offrivano mentre allattava il primogenito: "Magna che te te tiri sù!" le dicevano... non poteva che battezzarlo' ' TIRAME SU' ' !
La regola d'oro per realizzare un "tirame sù" perfetto, cremoso e vellutato, ci dice, è semplicemente quella di utilizzare materie prime di alta qualità, in primis mascarpone e uova, che nella ricetta originale non vengono pastorizzate... cosa che personalmente faccio e consiglio sempre... con tutto il rispetto per le tradizioni, perchè rischiare?!.
Ingredienti:
6 tuorli d'uovo
250 gr di zucchero
500 gr di mascarpone
30 savoiardi circa
300 ml di caffè ristretto amaro
20 gr di cacao amaro in polvere
Preparazione:
In una ciotola montiamo i tuorli d'uovo con lo zucchero. Quando diventeranno spumosi aggiungiamo il mascarpone, mescolando delicatamente fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
Inzuppiamo i savoiardi nel caffè, dovranno essere morbidi ma non troppo bagnati, e sistemiamoli su un vassioio rotondo.
Facciamo un bordino con gli stessi biscotti, adagiati sul fianco, in modo da contenere la crema, e versiamone circa una metà.
Livelliamo e ricopriamo con un secondo strato di savoiardi inzuppati nel caffè. Copriamo con la crema rimasta e spolverizziamo con il cacao amaro.
Lasciamo riposare in frigorifero per almeno un paio d'ore prima di servirlo.
- L'ha preparato per noi il figlio della signora Alba, Carlo Campeol. -
P.s. Una ricetta semplicemente perfetta... che in tutta onestà credo vada resa più contemporanea e sicura solo sulla pastorizzazione delle uova. E' un passaggio davvero molto semplice: basta portare a temperatura di 121° uno sciroppo di acqua e zucchero, da versare a filo nei tuorli che montano, fino al raffreddamento.
Io ci acciungo sempre un goccino di wishkey o rum, è più buono ancora
RispondiEliminaIn verità lo faccio anch'io... rum di solito... ma la ricetta della signora Alba non prevede l'aggiunta di liquore: è stata categorica! :D
EliminaQuesto è uno scoop! L'ha inventato lei--fantastico! Un monumento dovrebbero farle, è il dolce italiano più conosciuto all'estero!
RispondiEliminaHai proprio ragione, un monumento nazionale alla Signora Alba sarebbe perfetto! :)
Elimina