Pittule con la patata dolce - Pesce di pasta di mandorle - Purciddhruzzi
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mercoledì 21 dicembre 2011
martedì 20 dicembre 2011
PURCEDDHRUZZI
Le tradizioni sono importanti, perché sono la nostra memoria... e quando comincio a
leccarmi le dita con questi dolcetti,
vuol dire che Natale è arrivato!!!
250 gr farina di grano duro
gr olio evo circa 1/2 bicchiere
1 arancia
1 mandarino
liquore all'anice 1/2 bicchierino
per la mielatura:
6 cucchiai di miele millefiori
1/2 bicchiere d'acqua
4 cucchiai di zucchero semolato
per la decorazione:
zucchero semolato q.b.
cannella in polvere q.b.
zuccherini q.b.
scaglie di cioccolato q.b.
Preparazione:
Scaldiamo l’olio d’oliva e quando sarà ben caldo buttiamoci dentro i purceddruzzi che friggeremo fino a che non saranno ben dorati.
I MIEI "PURCIDDHRUZZI"
Ricetta:250 gr farina di grano duro
gr olio evo circa 1/2 bicchiere
1 arancia
1 mandarino
liquore all'anice 1/2 bicchierino
per la mielatura:
6 cucchiai di miele millefiori
1/2 bicchiere d'acqua
4 cucchiai di zucchero semolato
per la decorazione:
zucchero semolato q.b.
cannella in polvere q.b.
zuccherini q.b.
scaglie di cioccolato q.b.
Preparazione:
Nella planetaria mettiamo la farina di grano duro e versiamo l’olio extravergine d’oliva e impastiamo a minima velocità.
In tantissime versioni tradizionali di questa ricetta l’olio viene sfumato con della scorza d’arancia, ma io lo preferisco utilizzare l’olio crudo, perchè ha un spore più morbido ed è indubbiamente più leggero e sano.
Spremiamo un'arancia e un mandarino e quando si sarà formato un impasto sabbioso,
aggiungiamolo insieme al liquore all’anice, pian piano, per
controllarne la consistenza: l’impasto non dovrà essere troppo morbido.
Continuiamo ad impastare un po' con le mani,
facciamo dei filoncini e lavoriamoli premedo con il palmo delle mani. Questa è una pasta che tende a rompersi, ed ha bisogno di particolare attenzione.
Tagliamo dei tocchetti simili agli gnocchi, i purciddhruzzi,
e caviamoli; non è indispensabile farlo, ma così il miele si attaccherà meglio e
saranno ancora più gustosi!
Poi procediamo con la fase della mielatura, il passo finale ed il più importante, perché è quello
che conferisce al piatto dolcezza e carattere.
In una pentola versiamo circa 5-6 cucchiai di miele, 1/2 bicchiere d’acqua, 4-5 cucchiai di zucchero semolato ed aspettiamo che bolla. Versiamo i purceddhruzzi fritti mescolandoli bene e facendogli raccogliere tutto il miele.
Spolverizziamo generosamente con zucchero e cannella mescolati insieme e
per un tocco festoso e natalizio, decoriamo con zuccherini e cioccolato.
A tutti voi, un dolce Natale!
PESCE DI PASTA DI MANDORLE
È bello avere qualcosa di dolce
e fatto in casa da offrire agli amici ed il pesce di pasta di mandorle conquista tutti... ed ha il vantaggio di essere veloce e delizioso!
"IL MIO PESCE DI PASTA DI MANDORLE"
Ricetta:
1 stampo a forma di pesce
250 g di mandorle pelate
150 gr zucchero a velo vanigliato
1/2 bicchiere (circa) di liquore "Strega"
2 cucchiai di acqua
per il ripieno:
4 savoiardi
caffè amaro q.b.
nutella q.b.
4-5 amaretti
pinoli q.b.
cioccolato extrafondente q.b.
Preparazione:
Prendiamo le mandorle e tritiamole fino ad ottenere una farina. Nella planetaria versiamo lo zucchero a velo e impastiamoli insieme a minima
velocità. Per legare l’impasto aggiungiamo della "Strega" allungata con un paio di cucchiai d'acqua, pian piano, per controllarne la consistenza: l’impasto dev’ essere morbido ma non troppo! Questo profumato liquore, conferirà
alla pasta di mandorle un colore giallino molto caratteristico.
Con metà pasta prepariamo la prima sfoglia, va stesa
delicatamente e adagiata sullo stampo precedentemente coperto di carta oleata, che ci aiuterà ad estrarlo più facilmente.
Tradizionalmente il pesce viene farcito con della confettura di pere o di mele cotogne,
ma onestamente preferisco questa personalissima versione più ricca e sfiziosa: al centro metto una base di savoiardi inzuppati nel caffè amaro, aggiungo un sottile strato di nutella, cospargo di amaretti sbriciolati, tanti profumati pinoli ed in fine una generosa pioggia di scaglie di cioccolato extrafondente.
Dopo averlo riempito, ricopriamo con la restante pasta di mandorle e lasciamo riposare un po’, in modo che l'alcool evapori leggermente e che il pesce prenda bene la forma.
Capovolgiamo delicatamente su un bel piatto da portata, togliamo la pellicola e voilà, è pronto.
Con un pennellino imbevuto nel caffè coloriamogli la pinna, la coda e la testa e con un po' di cioccolato o con uno zuccherino argentato, evidenziamogli l'occhietto.
Ummmmmhhhh...Delicious!
P.s. Chi non ha il pesce può utilizzare un qualsiasi altro stampo natalizio, magari un bell’ alberello di Natale!
lunedì 19 dicembre 2011
PITTULE con PATATA DOLCE
Di queste meravigliose frittelle di pasta levitata, quella con la patata dolce è la versione che io preferisco, un classico natalizio!
LE MIE "PITTULE CON LA PATATA DOLCE"
Ricetta:
250gr farina 00
1 cucchiaino di lievito di birra disidratato
190 gr (circa) di acqua (a temperatura ambiente)
olio e.v.o. q.b. per friggere
sale grosso la punta di un cucchiaio
1 patata dolce
Preparazione:
Nell’impastatore mettiamo un po' d’acqua tiepida, circa 1/2 bicchiere, e facciamolo sciogliere accuratamente il sale. Versiamo 250gr di farina 00, il lievito di birra e cominciamo ad
impastare a velocità minima, versando gradatamente l’acqua rimasta.
L'impasto dev' essere
lavorato a lungo, almeno per 10’ e alla fine dovrà presentarsi ben idratato e areato.
Tradizionalmente l'impasto viene lavorato battendolo a lungo e con decisione, sulle pareti della ciotola, sollevandolo con il palmo della mano dal basso verso l’alto.
Una volta pronto, infariniamo leggermente la superficie, facciamo la croce e mettiamo a lievitare per 3 ore… o comunque fino a che l’impasto
non sarà raddoppiato.
Intanto possiamo preparare la patata dolce, il nostro ripieno: la laviamo, la lessiamo per 10' , la peliamo ed infine la tagliamo a pezzi di media grandezza.
Intanto possiamo preparare la patata dolce, il nostro ripieno: la laviamo, la lessiamo per 10' , la peliamo ed infine la tagliamo a pezzi di media grandezza.
Terminata la lievitazione scaldiamo l’olio per la frittura, adagiamo
i pezzetti di patata dolce sull'impasto e li avvolgiamo uno ad uno con un po’ di pasta. Non ne serve molta perché non appena entrerà a contatto con l'olio caldo, l'impasto si gonfierà avvolgendo completamente la patata.
Aiutandoci con un cucchiaio leggermente bagnato (in modo che l'impasto non si attacchi) o più semplicemente con la punta delle dita, facciamo scivolare la pasta nell'olio bollente.
Non appena saranno dorate da entrambi i lati, scoliamole e serviamole ancora calde.
- Le pittule sono pronteeeee!
Assolutamente divine!
- Le pittule sono pronteeeee!
Assolutamente divine!
P.s. L'impasto di base vale per tutte le varianti delle pittule: semplici (solo pastella), alla pizzaiola (con pomodorini, cipolla, capperi e olive nere a pezzettini), con il baccalà (un'altro classico natalizio), con le cime di rapa (lessata), con il cavolfiore (lessato), con le alici... a voi la scelta!
Questo piatto si è classificato tra i vincitori del concorso
“Promessi cuochi -Piatto d’autore 2012”